La cerimonia in ricordo del primo direttore della Scuola di formazione del ministero dell’Interno con i sottosegretari Bocci e Manzione. Vincitore del premio il viceprefetto aggiunto Giovanni Maria Leo della prefettura di Udine
Si è svolta nella mattinata del 6 maggio 2016 nella sede didattico residenziale del ministero dell’Interno in via Veientana a Roma, una cerimonia di premiazione per il miglior elaborato sul ruolo del prefetto e dei funzionari della carriera prefettizia nei vari campi della loro attività, per garantire l’etica e la legalità e assicurare la coesione sociale.
La competizione letteraria era riservata ai giovani funzionari prefettizi, organizzata dall’Associazione nazionale funzionari amministrazione civile dell’Interno (Anfaci), in onore del primo direttore della Scuola superiore dell’ Amministrazione dell’Interno, oggi appunto la sede didattico residenziale, prefetto Aldo Camporota a venti anni dalla scomparsa.
All’evento hanno partecipato, tra gli altri, i sottosegretari all’Interno, Gianpiero Bocci e Domenico Manzione e il capo di Gabinetto Luciana Lamorgese.
Il prefetto Carlo Mosca ha è intervenuto sul ruolo del prefetto e delle prefetture in uno Stato che cambia, rivolgendosi in particolare ai giovani consiglieri che stanno frequentando il corso di formazione iniziale, presenti alla conferenza.
Filo conduttore di tutti gli interventi che sono succeduti nel corso della mattinata è stato il ruolo di raccordo sul territorio del prefetto quale funzionario generalista e della prefettura quale presidio della coesione sociale.
Vincitore del premio è stato il viceprefetto aggiunto Giovanni Maria Leo della prefettura di Udine.
