Il libercolo, una sorta di enchiridion dissacrante, leggero ed imbarazzante, oltre ai contenuti originali (malapropismi, deturpatio, racconti atipici, epitaffi stravaganti, aforismi fantasiosi, scioglilingua graffianti etc.) presenta caratteri peculiari come il divieto di lettura dell’opera coram populo, la presenza di uno sproloquio in luogo della classica prefazione, di un indice accompagnato da un pollice nelle pagine iniziali e di una antibiografia nella quarta di copertina.